
Impianti VRF: cosa sono e come funzionano
Gli impianti VRF costituiscono una soluzione innovativa ed efficiente per la climatizzazione di ambienti complessi di medie e grandi dimensioni.
Strutture di medie e grandi dimensioni come uffici, alberghi o spazi commerciali richiedono efficienza e performance elevate per assicurare una temperatura degli ambienti sempre gradevole. In questo senso, gli impianti VRF sono la tecnologia ideale per rispondere alle più svariate esigenze, perché garantiscono risparmio energetico e massimo comfort, anche in spazi molto ampi e complessi.
Scopriamo nel dettaglio cosa sono gli impianti VRF, come funzionano e quali sono le loro principali caratteristiche.
Cos’è un sistema VRF?

Un sistema VRF (“Variable Refrigerant Flow”, ovvero “flusso di refrigerante variabile”) è un impianto di climatizzazione ad espansione diretta capace di funzionare in regime di raffrescamento, di riscaldamento e, in alcuni casi, anche di produzione di acqua calda. Esistono anche sistemi VRF con recupero di calore che consentono di raffrescare e riscaldare contemporaneamente diversi ambienti riutilizzando il calore prelevato dalle aree da raffrescare.
Già da diversi anni, la tecnologia degli impianti VRF viene ampiamente utilizzata in strutture complesse come ospedali, scuole, uffici, centri commerciali, hotel e ristoranti. Questo perché i sistemi VRF sono in grado di assicurare massima efficienza, riduzione dei consumi, un’installazione flessibile e comfort elevato.
Impianti VRF: funzionamento e componenti
Per capire come funziona un sistema VRF, è utile partire dagli elementi che lo compongono. Un impianto di questo tipo prevede solitamente 4 componenti:
- una o più unità esterne, costituite da un compressore e da batterie di scambio termico che consentono il trasferimento dell’energia termica dell’aria esterna al fluido refrigerante;
- una o più unità interne, che possono essere di diverse tipologie (a parete, a cassetta, canalizzate, a pavimento o a soffitto), preposte alla climatizzazione dell’aria all’interno degli ambienti;
- tubature in rame che collegano le unità interne a quelle esterne e consentono il passaggio del fluido refrigerante;
- un sistema di controllo che consente la regolazione della temperatura e il monitoraggio dell’impianto in modo centralizzato e/o locale.
Il funzionamento degli impianti VRF si basa sull’utilizzo di gas refrigeranti (gas R410A e R32) come fluido vettore, distinguendosi in questo dagli impianti idronici, in cui lo scambio termico avviene invece utilizzando l’acqua. Nei sistemi VRF, infatti, il fluido refrigerante condensa (in caso di riscaldamento) o evapora (in caso di raffrescamento) direttamente in ambiente attraverso la batteria di scambio.
Impianti di climatizzazione VRF: tipologie e modelli
Gli impianti VRF sono generalmente disponibili in due versioni:
- Sistemi VRF in pompa di calore: impianti con un principio di funzionamento del tutto simile a quello delle comuni pompe di calore, in cui il circuito frigorifero può essere invertito a seconda delle esigenze, per funzionare in regime di raffrescamento o di riscaldamento.
- Sistemi VRF con recupero di calore: che consentono di raffrescare e riscaldare contemporaneamente ambienti diversi di una stessa struttura, senza bisogno di invertire completamente il ciclo di funzionamento, generando anche un risparmio energetico per effetto del recupero di calore.

I sistemi VRF Bosch della serie Air Flux 6300 con recupero di calore offrono una risposta innovativa ed efficiente per le esigenze di climatizzazione di grandi edifici e strutture commerciali come alberghi, uffici e ristoranti.
Grazie al sistema a tre tubi possono infatti raffrescare e riscaldare contemporaneamente ambienti diversi, permettendo di controllare la temperatura interna in base alle esigenze individuali. Il calore recuperato dai locali raffrescati, inoltre, può essere utilizzato per la produzione di acqua calda sanitaria. Optando per un’installazione in cascata possono raggiungere una potenza fino a 150 kW.
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