
Riscaldamento centralizzato per condominio: come funziona?
Un sistema di riscaldamento centralizzato dotato di caldaia a condensazione ad alta potenza risulta una soluzione efficiente non solo per il riscaldamento di edifici commerciali ma anche per unità abitative plurifamiliari, come ad esempio un condominio. Ecco come funziona.
Nei contesti residenziali come condomini ed edifici plurifamiliari, il riscaldamento centralizzato è ancora molto diffuso. Questo grazie alla disponibilità sul mercato di soluzioni per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria sempre più efficienti e sostenibili, in grado di ridurre i consumi e le emissioni inquinanti e di rispettare gli standard imposti dalla vigente normativa.
Vediamo nel dettaglio cos’è e come funziona un impianto di riscaldamento centralizzato per condominio.
Impianto di riscaldamento centralizzato: caratteristiche e componenti
Un impianto di riscaldamento centralizzato condominiale è un sistema che provvede al fabbisogno termico e alla produzione di acqua calda sanitaria per più unità immobiliari all’interno di uno stesso edificio. Generalmente è collocato all’interno di una centrale termica, ovvero un locale tecnico dedicato, all’interno del quale si trovano i componenti dell’impianto centralizzato:

- uno o più generatori di calore, come una caldaia a condensazione condominiale;
- una pompa di circolazione;
- uno scambiatore di calore, ove previsto;
- un sistema di tubazioni;
- un bollitore per la produzione di acqua calda sanitaria, se centralizzata;
- un sistema di termoregolazione;
- dei collettori di mandata e di ritorno;
- i dispositivi di sicurezza obbligatori
- contabilizzatori di calore.
Funzionamento impianto di riscaldamento centralizzato per condominio
Il principio di funzionamento di un impianto di riscaldamento centralizzato presuppone l’installazione di un unico generatore di calore (o di un sistema composto da più generatori in cascata) per l’intero edificio, che riscalda l’acqua tecnica fino a raggiungere la temperatura di mandata necessaria in funzione del sistema di distribuzione presente.
Una pompa di circolazione distribuisce l’acqua tecnica riscaldata alle singole abitazioni attraverso un sistema di tubazioni. Il calore viene dunque viene distribuito attraverso i terminali installati in ogni appartamento, che possono essere i tradizionali termosifoni oppure pannelli radianti nel caso di riscaldamento a pavimento; una volta raffreddata, l’acqua fluisce di nuovo verso la caldaia centralizzata.
Riscaldamento centralizzato con valvole termostatiche
Un impianto di riscaldamento centralizzato per condominio presuppone una gestione univoca del generatore di calore per l’intero condominio, con una temperatura e orari di accensione e spegnimento stabiliti dalla legge e differenziati in base alle aree geografiche.

Per effetto delle indicazioni della Direttiva europea 2012/27/UE, recepita in Italia con il DLgs 102/2014 e successivi aggiornamenti, è obbligatorio dotare la caldaia condominiale di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del consumo energetico del calore per le unità immobiliari situate in condomini e in edifici plurifamiliari.
In ottemperanza a tale obbligo, in ogni appartamento devono essere installate valvole termostatiche su ogni terminale, che permettano di regolare la temperatura in ogni singola stanza dell’abitazione, contribuendo ad una corretta ripartizione delle spese condominiali per il riscaldamento e ad una riduzione dei consumi.
La caldaia a condensazione Condens 7000 FP Bosch è la soluzione ideale sia per l’ammodernamento di impianti esistenti che per condomini di nuova costruzione. Disponibile nelle taglie da 350, 400 e 500 kW, può essere installata singolarmente o in cascata fino a 16 caldaie, per un totale di 8 MW di potenza. Inoltre, è predisposta per funzionare anche con miscele di idrogeno al 20%.
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